giovedì 17 giugno 2021

 

La nascita degli algoritmi

L’ alfabeto dell’informatica sono gli algoritmi, senza gli algoritmi probabilmente non esisterebbero i linguaggi di programmazione, il codice e i vari livelli dell’intelligenza artificiale.
Quando sono nati gli algoritmi?

Gli algoritmi sono stati inventati ben prima della nascita dei calcolatori:

  • uno dei più antichi algoritmi e il cosiddetto ‘algoritmo di Euclide per il calcolo del Massimo Comune Divisore (MCD);
  • Un’ altro algoritmo è il crivello di Eratostene per la generazione dei numeri primi

l‘algoritmica moderna, ovvero la scienza degli algoritmi, è fin dagli inizi dell’informatica una delle sue discipline centrali, ancora oggi attivo campo di ricerca.
Il padre dell’algoritmica moderna è Donald Knuth, (Milwaukee10 gennaio 1938) è un rinomato studioso di informatica e professore emerito presso la Stanford University.

Knuth (pronunciato all’inglese come “Ka-NOOTH” ) è meglio conosciuto come l’autore dell’opera in sette volumi ” L’arte della programmazione” , uno dei più importanti libri nel campo dell’algoritmica moderna. Knuth ha praticamente creato il campo dell’analisi rigorosa degli algoritmi, e dato fondamentali contributi in svariati rami dell’informatica teorica. È il creatore di TEX il sistema di composizione, di METAFONT sistema per il disegno di font, e fu il precursore del concetto di programmazione dotta.

In riconoscimento dei suoi contributi al campo dell’informatica, nel 1990 Knuth fu premiato con il singolare titolo accademico di Professore nell’arte della programmazione, poi riveduto in Professore emerito nell’arte della programmazione.

Knuth è diventato famoso anche per il suo umorismo informatico:

  • Paga una parcella di 2.56 dollari per ogni errore di battuta scoperto nei suoi libri, perché “256 penny sono un dollaro in esadecimale”. (La sua generosità per gli errori di stampa nel libro 3:16 Bible Texts Illuminated, è stata di, 3.16 dollari).
  • I numeri di versione del suo software TEX si avvicinano al numero pi greco; dopo la versione 3, i valori man mano assegnati sono stati 3.1, 3.14, 3.141 e così via. I numeri di versione di Metafont si avvicinano al numero e in maniera simile al precedente.
  • Ha pubblicamente affermato che alla sua morte tutti gli eventuali bug ancora presenti saranno promossi a feature, e che le versioni saranno cristallizzate a π ed e.
  • Una volta avvisò gli utenti del suo software, “Badate ai bug nel codice suddetto; io ho solo dimostrato che è corretto, non l’ho provato.” (source)

Per chi ha interessi connessi al percorso di studi nel mondo della matematica, dell’informatica, dell’elettronica, può contattarmi dal seguente sito: lezioniprivate roma.com

 Quale algoritmo regola la vita umana? Il nostro codice è il DNA e come modificare il codice? Quale parte di codice ci porta ad invecchiare? Eppure, esiste una domanda a cui tutti siamo sensibili: perchè viviamo 70/80 anni e non 120/150 anni, come mai il codice della vita è stato definito in tale arco temporale? Quali sono i processi che delimitano il nostro viaggio su questo pianeta? Ebbene, è un mondo inesplorato e non basta essere ricercatori, scienziati, medici, per dare una risposta al problema, siamo tutti in gioco: consapevolezza, conoscenza, cultura.

 Il magico mondo della fisica: Elettrone, questo sconosciuto

Elettrone cosa sei? Particella oppure onda? Catalina Curceanu con linguaggio semplice risponde a domande semplici ma profonde perchè le risposte sono altre domande e la domanda ultima è: “qualè la natura intima delle cose?”

Nella fisica classica l’elettrone è stato rappresentato come una particella con una massa e ruotavano attorno al nucleo su orbitali quantizzati e su ogni orbita potevano orbitare solo due elettroni con spinverso opposto. Tutto chiaro, tutto bello e semplice e invece altri scienziati con altri esperimenti hanno posto altre domande. Infatti furono condotti esperimenti di interferenza e diffrazione; un fascio di elettroni è stato sparato verso una lastra di metallo con due piccole fenditure molto vicine tra loro, si è notato che all’uscita dei fori gli elettroni si comportano come delle onde nell’acqua, quindi non come una particella. Nella fisica attuale l’elettrone ha una natura duale, a volte onda, altre particella. Ma questo cosa vuol dire? Una domanda ancora in cerca di risposta. Co sono varie teorie, una è la cosiddetta teoria Bohmiana dove con un’immagine l’elletrone cavalca un’onda, quindi a volte si presenta come corpo, altre come onda. Un’altra teoria immagina l’elettrone come una sovrapposizione di onde elettromagnetiche e nel momento della misura avviene una sorta di “collasso” della funzione d’onda evidenziando l’elettrone come una particella.

Pur sapendo tanto sulle particelle del modello standard e in particolare elettroni, protoni, atomi, neutroni…. quando andiamo ad indagare sulla natura intima di tali particelle troviamo difficoltà a trovare risposte e allora nasce una domanda che unisce filosofia, fisica, religione: qual’è la natura ultima delle cose? La ricerca impegna fisici, matematici, filosofi, informatici, in uno sforzo comune per trovare una risposta che riguarda tutti e tutti dovremmo chiederci: Qual’è la natura ultima delle cose?